Firenze, nella complessa vicenda stadio scende in campo, ed è proprio il caso di dirlo, anche il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale Emanuele Cocollini.
Di seguito riportiamo la lettera
Caro Rocco,
la tua storia d’italiano emigrato negli Stati Uniti a 12 anni, che decide di tornare in Patria da imprenditore di successo, scegliendo la nostra città per rilanciare le ambizioni della nostra squadra del cuore, ci riempie di orgoglio ma, allo stesso tempo, ci affida una responsabilità che non possiamo eludere: quella della verità.
Leggendo ogni giorno le dichiarazioni del Sindaco Nardella, sostanziate con la deliberazione di Giunta numero 2019/G/00466, ci permettiamo umilmente, anche se non hai certo bisogno dei nostri consigli, di suggerirti di utilizzare estrema cautela.
Innanzitutto perché il Sindaco Nardella governa la nostra città ininterrottamente da più di 10 anni, prima come Vicesindaco e poi come Sindaco e, nonostante i reiterati proclami, non è ancora riuscito a trovare una soluzione né per lo stadio né per la Mercafir.
Se le sue parole del 5 dicembre del 2018, in occasione della presentazione del progetto della nuova Mercafir, si fossero concretizzate, a Castello ci sarebbe un cantiere aperto in vista dell’inaugurazione del nuovo mercato nel 2021 e non ci sarebbero più i noti problemi di spostamento per costruire il nuovo stadio nell’attuale comparto Sud della area Mercafir.
Il punto essenziale è proprio questo ed è messo nero su bianco nella deliberazione sopra citata. Il Sindaco nel quarto paragrafo chiede “la redazione da parte di Mercafir S.p.A. di un piano di dettaglio che preveda le modalità e le tempistiche di realizzazione della nuova area mercatale intimando che la riconsegna dell’area ove è attualmente prevista la realizzazione del nuovo stadio all’Amministrazione comunale debba avvenire entro 24 mesi decorrenti dalla formale manifestazione di interesse a tale soluzione da parte di un soggetto privato”. È evidente che il Sindaco si prepara a riproporre quello che in Italia chiamiamo scaricabarile. Egli, infatti, vorrebbe che tu presentassi una manifestazione d’interesse per quell’area, così da imbrigliarti nel giuoco politico per i prossimi anni, ben sapendo che la Mercafir non potrà mai rispettare quanto egli chiede per poi addossargli tutta la responsabilità dei sicuri ritardi che interverranno.
Tant’è vero che è a tutti noto che per la realizzazione della nuova Mercafir mancano ancora il progetto esecutivo, al quale deve seguire una gara d’appalto, l’assegnazione conseguente dei lavori all’impresa vincitrice e i lavori dovranno poi essere conclusi e collaudati. È inoltre chiaro che le risorse necessarie per la realizzazione del nuovo mercato sono alquanto incerte (il Sindaco Nardella parlava di 70 milioni di euro) e per i vertici di Mercafir sarà quindi impossibile mantenere l’impegno di liberare l’area in 24 mesi.
Per suffragare la nostra tesi, ti preghiamo di prendere visione del rapporto dell’Agenzia Statale per la Coesione Territoriale sui tempi di attuazione delle opere pubbliche in Italia. Il rapporto è del 2018 ed è facilmente consultabile anche in rete. L’evidenza dei dati, che il rapporto contiene in merito alla realizzazione delle opere pubbliche in Italia, ti convincerà che la strada della Mercafir è una strada impraticabile.
Come Vicepresidente del Consiglio comunale e come Presidente della Commissione di Controllo faremo comunque la nostra parte, convocando il Presidente di Mercafir Giacomo Lucibello e ponendo queste stesse domande all’Amministrazione nel supremo interesse della città e dei fiorentini.
Ringraziandoti per l’attenzione,
Cordialmente,
Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici
Vicepresidente Vicario del Consiglio Comunale e Presidente della Commissione di Controllo